Angel Voice - ZLY Italian Forum

unwanted love

« Older   Newer »
  Share  
xiaoyue_
view post Posted on 1/3/2012, 19:00




sono di nuovo quiiiiiiiiii ♥
non prendetemi a calci ç.ç
sto elaborando i pensieri per questa fanfiction da un po', e l'ho basata sul pairing della YunYin che adoro *.* ♥_♥ me prevedibile XD, ma ce ne saranno altri implicati ♥
spero davvero che vi piaccia *.*
non so quanti capitoli avrà la storia quando sarà finita, spero solo che non vi annoi *.* ♥
buona lettura care ♥_♥

Capitolo 1.

- Figlia mia, sei uno splendore. – le sussurrò la madre, aiutandola a sistemare il velo che dolcemente le scendeva sulle spalle, bloccato da un pettinino invcastrato nella pettinatura da cerimonia.
- Mamma… quest’uomo è davvero gentile come dice papà? –
- Certo amore, l’ho conosciuto e posso assicurarti cheSiwon è un ragazzo dolcissimo, molto devoto. –
- Perché non ho potuto conoscerlo anche io, prima? –
- Abbiamo pensato che fosse meglio così. Sai anche tu che i matrimoni combinati sono una tradizione. –
- Ma oggi non è più così in voga. –
- LiYin, io e tuo padre ci siamo sposati in questo modo e guarda come siamo felici. –
- Non è detto che per me sia lo stesso… e poi perché mi devo sposare con una cerimonia cristiana? –
- Perché Siwon ha chiesto così, come ti ho già detto è molto devoto. –
- Mamma… -
- Dimmi amore. – cinguettò la donna, aiutando la figlia a sistemare il bustino dell’abito bianco.
- … niente. –
- Perfetto allora. – concluse lei, dandole un bacio sulla guancia prima di uscire e lasciarla sola qualche istante.

LiYin osservava il suo riflesso nello specchio.
Aveva preteso che il suo abito da cerimonia avesse qualche somiglianza con il tradizionale qipao cinese nonostante il colore bianco che ricordava quello del lutto, così il bustino era ricco di decorazioni floreali oro e argento, mentre una fascia di stoffa candida le circondava il collo.
Il velo le serviva più che altro per coprire le spalle, qualcuno le aveva detto che sarebbe stato maleducato lasciarle scoperte.
Forse la sua donna delle pulizie, anche lei cristiana.
Sui fianchi invece, il corsetto lasciava spazio a una morbda gonna bianca che schendeva fino ai piedi, coprendo quasi completamente le scarpe col tatto monocromatiche che aveva comprato solo per quell’occasione.
Fissò i capelli per qualche istante, sapientemente raccolti in un intreccio di nastrini argentati, con un fiore, un giglio, che troneggiava nel centro del pettinino che le fissava il velo.

Le labbra rosse…
Il trucco leggero, quasi impercettibile intorno agli occhi…
Quella lacrima solitaria che le rigava il viso…

LiYin si affrettò a cancellarla col palmo della mano.
Perché essere tristi nel giorno più bello della propria vita?
Perché odiare quel matrimonio, se l’uomo a cui aveva volontariamente accettato di donarsi era davvero così gentile e dolce come le avevano detto?
Perché, nonostante quello che era successo, non riusciva a smettere di pensare a lui?

Sospirando, si affacciò dalla finestra della sua stanza che dava sul giardino dell’immensa villa della sua famiglia.
Essere la figlia del più importante uomo d’affari della Cina aveva i suoi vantaggi dopotutto, una grande casa, un grande giardino, un’istruzione perfetta pagata a peso d’oro…

Ma che importanza poteva avere, ora, tutto questo?
Se l’unica volta che si era sentita viva non era stato grazie ai soldi, ma graziei ad un ragazzo che era l’esatto opposto di lei?
Perché invece doveva sposare un uomo che sarebbe stato l’esatta fotocopia di suo padre, un giorno?

Crogiolandosi in questi pensieri, LiYin non riuscì ad evitare di constatare che in realtà, lui se n’era andato solo per colpa sua.
Era stata lei a farlo fuggire, non riuscendo ad ammettere di fronte ai suoi genitori di essere innamorata di un “poveraccio”, o almeno così si era definito egli stesso quando, dopo quella sonora litigata, era scappato.

Cosa avrebbe dato ora per rivederlo, un’ultima volta…
Per dirgli almeno che era seriamente dispiaciuta e che il suo cuore, sempre, sarebbe appartenuto a lui
Nonostante da quell’ultima triste visita fossero passati cinque anni.


- Pensi davvero di tornare in Cina? – gli domandò Yoochun, osservando l’amico attraverso la tazza vuota del caffè. – Ti hanno quasi beccato l’altra volta. –
- L’altra volta ero più giovane e incapace. Qui poi ho la polizia alle calcagna, credi davvero che me la possa cavare? –
- A dire il vero pensavo che la volessi finire, ne avevamo già parlato. –
- Perché? Cos’ho da perdere? –
- Yunho sei un bravo ragazzo, sul serio, non rovinarti così. –
- Wow, sono “un bravo ragazzo”? e da quando? –
- Smetti di comportarti da cretino e vedrai che ho ragione. –
- È il mio lavoro, inutile negarlo. –
- Derubare ricche vedove non è un lavoro, è una presa per il cu… -
- Che vuoi farci, ho fascino e lo uso come mi pare. –
- Prima o poi troverai quella che ti spezzerà il cuore e le braccia amico. –
- Già… -

Il cuore…
Quello gli era già stato spezzato, cinque anni prima, da una ragazzina della quale nome gli lampeggiava ancora in testa.
L’aveva incontrata per caso quando, a Pechino per “affari”, si era imbattuto in una rissa la cui vittima era una ragazzino di quattordici o quindici anni.
L’aveva aiutato, e lui gli aveva parlato di quest’associazione di volontariato sostenuta dalla rampolla della famiglia Zhang, che Yunho conosceva solo per fama.
Dicevano che la ragazza avesse la voce di un angelo e che fosse bellissima, ed in effetti era proprio così.

L’aveva sentita cantare, una volta, mentre cullava il figlio di una ragazza madre che non voleva saperne di tacere e dormire.
Lei era riuscita a farglielo fare.
E Yunho, da quel giorno, era stato catturato dalla sua voce come un pesce da un marinaio.

Lei era fantastica, per lei avrebbe potuto cambiare.
Per lei avrebbe smesso di truffare le persone.

Ma, quando avevano deciso di rendere la loro relazione ufficiale, LiYin si era tirata indietro, mostrandogli per la prima volta la sua debolezza, la paura.
E lui questo non l’aveva sopportato.

Ora, dopo cinque anni passati nella peggiore delle situazioni, quella notizia l’aveva mandato su tutte le furie.

Choi Siwon e Zhang LiYin si uniranno in matrimonio a marzo.
Grande attesa per le due famiglie e le loro nazioni.
Cerimonia privata, senza telecamere.”


Ecco il vero motivo per cui Yunho voleva tornare in Cina.
Non avrebbe potuto dirlo a Yoochun, lui non l’avrebbe mai appoggiato, ovviamente.

Il più grande sistemò la tazza vuota di caffè sul bancone del bar, prima di congedarsi con un veloce saluto.

Entro due giorni sarebbe stato in Cina.
Entro due giorni avrebbe mandato la sua vita a rotoli come lei aveva fatto con la sua.

Edited by xiaoyue_ - 1/3/2012, 20:44
 
Top
view post Posted on 1/3/2012, 21:02
Avatar

~ ♥ 4ever friends ♥ ~

Group:
Admin
Posts:
40,972
Location:
il numero 3 + un' altro modo per dire "faccia! XD

Status:


CITAZIONE
non so quanti capitoli avrà la storia quando sarà finita, spero solo che non vi annoi *.* ♥

figurati ù_ù io sono felice di leggere +_*

CITAZIONE
Perché, nonostante quello che era successo, non riusciva a smettere di pensare a lui?

+_____________________+
CITAZIONE
Che vuoi farci, ho fascino e lo uso come mi pare. –

OSSIGNORE DERUBAMI PUREEEE OçççççO

BTW oddio già mi intrippa molto *_* esigo il continuo, voglio sapere cosa è successo tra loro +___+ e YunHo OçO xD mi piace bello cattivo XDXD *crepa*
 
HTTP://-  Top
xiaoyue_
view post Posted on 1/3/2012, 21:05




CITAZIONE
OSSIGNORE DERUBAMI PUREEEE OçççççO

XDXDXD sono morta a leggere questo XD
CITAZIONE
BTW oddio già mi intrippa molto *_* esigo il continuo, voglio sapere cosa è successo tra loro +___+

cercherò di postare il prima possibile *.* ♥
CITAZIONE
e YunHo OçO xD mi piace bello cattivo XDXD *crepa*

mwahahahah abbiamo gusti mooooolto simili *.* ♥♥
grazie mille del commento, sono contenta che ti piacia *.* ♥_♥
 
Top
xiaoyue_
view post Posted on 4/3/2012, 18:00




scusate il doppio post ragazze *.* ♥
ecco il secondo capitolo ♥_♥
spero che vi piaccia, buona lettura ♥_♥

Capitolo 2.

Yunho si svegliò a causa della luce che filtrava tra le tende.
Sul suo volto si dipinse una smorfia leggermente infastidita, che scomparve nonappena si rese conto del peso che gli cingeva i fianchi.
Mugugnando si stropicciò gli occhi prima di aprirli e notare che ciò che sentiva non era altro che un braccio, abbandonato sul suo corpo come se in realtà appartenesse a lui.

Seguì la linea morbida delle sue curve prima di osservare il viso, sereno e totalmente immerso nel sonno.
I capelli chiari le incorniciavano il volto, e lei dormiva innocentemente, come se non si fosse nemmeno resa conto di aver passato la notte con uno sconosciuto.

No, lui non era uno sconosciuto, quella ragazza la consceva bene.
Era la cosa più vicina ad una… fidanzata?… che potesse avere.
Non che lei si considerasse tale o lui l’avesse mai illusa di esserlo.

Decise di non svegliarla, così le spostò dolcemente il braccio e sistemò le coperte in modo che la nascondessero quasi completamente.
Lei si limtò a rannicchiarsi come una gatta, allungando le mani verso il cuscino di Yunho e stringendolo a sé come per rimpiazzare la sua mancanza.

Il ragazzo sorrise segretamente compiaciuto.
Oh, Gina… pensò, sfiorandole di nuovo le labbra con le sue prima di farsi una doccia veloce, infilarsi i vestiti e sparire.
L’avrebbe chiamata una volta in Cina, o almeno così si era ripromesso.

Fermò un taxi con un gesto della mano e si fece riaccompagnare al proprio appartamento, dove aveva già pronta una valigia che caricò nel baule con l’aiuto del taxista per poi farsi portare all’aeroporto.
Prima classe ovviamente, non avrebbe pagato lui.

Una volta che l’aereo fu decollato, i suoi pensieri corsero di nuovo a lei…


*Cinque anni prima*


- Buongiorno. – lo salutò la giovane donna, ancora stretta al suo fianco.
- Ehi… - si limitò a rispondere lui, sorridendo, passandole una mano tra i capelli prima di staccarla dolcemente.
- Non dirmi che te ne vai già. –
- A dire il vero pensavo di portarti la colazione. –
- Ma no, dovrei portartela io! –
- LiYin, voglio solo fare qualcosa di carino. – rise lui, rendendosi conto di averla imbarazzata.
- Oh… beh, allora ne approfitto. – commentò lei, infilandosi di nuovo sotto le coperte.

Quando Yunho tornò, trovò la ragazza al telefono, immersa in una conversazione frenetica con qualcuno che lui intuì essere la madre.
Le si sedette di fianco cercando di captare qualcosa in quel dialetto pechinese che, si promise, un giorno avrebbe dovuto imparare.

Appoggiò il vassio sul comodino, e LiYin gli sorrise come per ringraziarlo, mentre ascoltava ciò che la madre le stava dicendo.

Si chiese se gli avesse già parlato di lui, ma si rispose che era impossibile.
LiYin rispettava troppo la sua famiglia per dargli questa “spiacevole notizia”.
Dopotutto, se i loro ruoli fossero stati opposti anche lui avrebbe esitato.
Insomma, a nessuno fa piacere che la propria figlia si veda con un truffatore, figuriamoci al più influete uomo d’affari cinese del XXI secolo.

Yunho poteva solo sperare che lei, un giorno, raccogliesse il coraggio per parlergliene…

~

Quando LiYin si svegliò, sentì un trambusto fastidioso al di fuori della sua porta.
Infilata la vestaglia uscì in corridoio, solo per vedere i suoi domestici incredibilmente indaffarati.
Ma che hanno? Si chiese, prima di ricordare che quello era il giorno del suo matrimonio.

Senza più porsi domande inutili immaginò di essere in ritardo, cosa che la madre le confermò, correndo come una pazza verso di lei.
- Tesoro, non dirmi che ti sei alzata solo ora?! –
- … sì, giusto adesso. –
- Non va bene, devi ancora lavarti, truccarti, controllare il vestito… -
- Mamma, rilassati! Abbiamo fatto tutte le prove ieri, va tutto bene! –
- Scusa tesoro, è che sono così emozionata! La mia bambina si sposa! - urlò, lasciando i domestici per qualche secondo interdetti a guardarla prima di riprendere a fare il loro dovere.
- Pensaranno che tu sia matta. –
- Non m’importa, ancora non riesco a credere che questo giorno sia arrivato! –
A chi lo dici…


Come aveva letto sui giornali, si sarebbe trattato di una cerimonia privata.
Ma il sagrato della chiesa era talmente affollato che Yunho immaginò che qualche giornalista sarebbe riuscito a imbucarsi e scattare una fotografia al momento dello scambio degli anelli.

Immerso nei suoi pensieri si accorse solo dopo del suono del cellulare che si lamentava nella tasca dei pantaloni.
Gina… immaginò, rispondendo senza nemmeno guardare il mandante.
- Piccola, scusa se non ti ho svegliata ma… -
- Che sei, scemo?! “Piccola”?! ma io ti strozzo! –
- … Min! –
- Guarda te questo, vergogna! –
- Eddai Changmin, scusa, pesavo fossi un’altra persona! –
- E ci mancherebbe! “Piccola”! – urlò di nuovo il ragazzo dall’altro capo del telefono, quasi assordandolo.
Changmin non si rendeva conto che la sua voce estremamente acuta non aveva un buon effetto così vicina ai timpani altrui.
Si scusò ancora una decina di volte, prima che quello si decise a spiegargli il motivo per cui aveva chiamato.
- Yoochun mi aveva detto che avresti fatto qualcosa di stupido, speravo solo di riuscire a beccarti ancora in Corea, invece no! Quanto pensi che possa coprirti ancora?! –
- Non ti ho mai chiesto di farlo. –
- Non fare il “io sono l’uomo migliore del mondo e gli altri non mi servono” con me Jung Yunho, o ti stacco le mani e le do in pasto ai cani. –
- Sei sempre adorabile. –
- Quanto te, pulce. –
- Comunque stai tranquillo Shim, non ho la minima intenzione di derubare qualcuno oggi. –
- … e domani? –
- Nemmeno, non sono in Cina per una rapina. –
- Se rintraccassero la telefonata… -
- Sono più che sicuro che la tua mente geniale troverà il modo per cancellare questa conversazione, non è così? –
- Io ti detesto, lo sai vero? –
- Qualcosa mi suggerisce il contrario. – concluse il più grande, attaccando la cornetta in faccia al ragazzo.
Se Changmin non la smette di impicciarsi in queste cose…

Non riuscì a concludere il pensiero quando notò quella macchina nera, dai vetri oscurati, che furtiva si avvicinava alla chiesa.
Scesero prima due uomini, bodyguard molto probabilmente, che facendosi strada tra il pubblico urlante scortarono all’interno dell’edificio un anziano uomo minuto e uno più giovane e alto, massiccio.
- Ciao Siwon… - sibilò Yunho tra i denti, notando il sorriso dello sposo.

Passarono altre due ore prima che un’altra macchina si avvicinasse.
Yunho la vide uscire, allontanando le guardie che avrebbero dovuto proteggerla in caso di aggressione.
La trovò anche più bella di come la ricordasse…


LiYin strinse il suo esile braccio intorno a quello del padre, mentre si avviavano verso l’interno della chiesa.
Sentì le farfalle invaderle lo stomaco, forse per l’emozione o forse per una sensazione strana e inquietante.
Si guardò intorno, tutto quello che riusciva a vedere erano i volti delle persone accorse per il suo matrimonio.

Poi quello sguardo lanciato oltre la strada, verso il marciapiede.
Il suo viso, perfetto e contorto in un sorriso flebile, impercettibile.
- Yunho?... – sussurrò lei, come vittima di un’allucinazione.
- Chi? – le domandò il padre distraendola, e LiYin scosse la testa rivolgendo un sorriso all’uomo che l’aveva cresciuta.
Poi, automaticamente, si voltò di nuovo verso il punto in cui aveva visto quel fantasma del suo passato.
E non seppe come meglio definirlo visto che lui non era, di nuovo, più lì.
 
Top
view post Posted on 5/3/2012, 20:26
Avatar

~ ♥ 4ever friends ♥ ~

Group:
Admin
Posts:
40,972
Location:
il numero 3 + un' altro modo per dire "faccia! XD

Status:


uuuuh adesso ho un po' di fretta ma domani appena torno dall'uni mi fiodo *_* promesso *_*
 
HTTP://-  Top
xiaoyue_
view post Posted on 5/3/2012, 21:20




grazie cara *.*
attendo *.* <3
 
Top
view post Posted on 6/3/2012, 19:34
Avatar

~ ♥ 4ever friends ♥ ~

Group:
Admin
Posts:
40,972
Location:
il numero 3 + un' altro modo per dire "faccia! XD

Status:


CITAZIONE
L’avrebbe chiamata una volta in Cina, o almeno così si era ripromesso.

se gina XDXD aspetta e spera xD
CITAZIONE
Dopotutto, se i loro ruoli fossero stati opposti anche lui avrebbe esitato.
Insomma, a nessuno fa piacere che la propria figlia si veda con un truffatore, figuriamoci al più influete uomo d’affari cinese del XXI secolo.

LOL ma se è Yunho va bene XDXD
CITAZIONE
- Ciao Siwon… - sibilò Yunho tra i denti, notando il sorriso dello sposo.

Siwonc'è chi c'è c'è, chi non c'è non c'è XD

LOl alla fine LiYin scorse Yunhooo °*_____* waaaaah jxcnhvjakcbhi voglio il continuo ç_ç mi piace +_*
 
HTTP://-  Top
• m a r y `
view post Posted on 8/3/2012, 16:12




CITAZIONE
- Mamma… quest’uomo è davvero gentile come dice papà? –

Quando ho letto ho pensato: bene un matrimonio combinato con Yun! *__* La cosa inizia bene!
CITAZIONE
che Siwon è un ragazzo dolcissimo, molto devoto. –

EH?! SIWON?! Devoto? çwç Speriamo!

CITAZIONE
Era stata lei a farlo fuggire, non riuscendo ad ammettere di fronte ai suoi genitori di essere innamorata di un “poveraccio”,

LIYIN! Che mi fai çwç

CITAZIONE
- L’altra volta ero più giovane e incapace. Qui poi ho la polizia alle calcagna, credi davvero che me la possa cavare? –

Che polizia o_o?

CITAZIONE
- Derubare ricche vedove non è un lavoro, è una presa per il cu… -

PREGO?!

CITAZIONE
- Prima o poi troverai quella che ti spezzerà il cuore e le braccia amico. –

L'ha già trovato!!

CITAZIONE
Entro due giorni avrebbe mandato la sua vita a rotoli come lei aveva fatto con la sua.

CHE STRUNZ çwç!!

CITAZIONE
No, lui non era uno sconosciuto, quella ragazza la consceva bene.
Era la cosa più vicina ad una… fidanzata?… che potesse avere.

°_° Amante? O una vedova ricca? u_u

CITAZIONE
Oh, Gina…

Ma è la stessa Gina a cui penso io?? *_* *canta top girl

CITAZIONE
Prima classe ovviamente, non avrebbe pagato lui.

e chi? èwé

CITAZIONE
Insomma, a nessuno fa piacere che la propria figlia si veda con un truffatore, figuriamoci al più influete uomo d’affari cinese del XXI secolo.

Mica lo sarai per sempre!! >_<

CITAZIONE
- E ci mancherebbe! “Piccola”! – urlò di nuovo il ragazzo dall’altro capo del telefono, quasi assordandolo.

HAHAHAHAHAHAHA sono povero Min! Ma quindi se c'è YooChun, Yunho, ChangMin ci dovrebbero essere anche JunSu e JJ vero?? *__*

CITAZIONE
- Non fare il “io sono l’uomo migliore del mondo e gli altri non mi servono” con me Jung Yunho, o ti stacco le mani e le do in pasto ai cani. –

Devil maknae °_°


Voglio il continuo!!!!!!!!!!!!!
 
Top
xiaoyue_
view post Posted on 5/4/2012, 17:42




ragazzeeeeeeeeeeeeeee scusate il ritardo ç.ç ♥
grazie mille per i commenti, sono contenta che vi piaccia *.* ♥
*rotola* ♥
ecco il terzo capitolo *.*
la storia ha preso una piega piuttosto inaspettata mentre la scrivevo, questo capitolo rimarrà un po' in sospeso~
spero che comunque tenga vivo il vostro interesse *.*
buona lettura ♥

Capitolo 3.

La mente di LiYin non fece che viaggiare per tutta la cerimonia.
L’uomo, il ragazzo che le stava di fronte poteva benissimo essere la reincarnazione di un qualche dio greco o latino, tanto le pareva perfetto.

Le baciò la mano facendola sussultare dopo essersi inchinato di fronte a lei, e per non essere scortese anche la ragazza si piegò di fronte a tanta bellezza.
Più tardi avrebbero parlato, ma ora no.
Ora era solo il momento della loro unione matrimoniale.

Ma nonostante questo, lei non riusciva a dimenticare la sua visione…
Perché… era una visione, no?


Yunho stese in pochi secondi uno dei camerieri ingaggiati per il rinfresco.
Lo chiuse in uno sgabuzzino completamente privo di sensi, nella speranza che nessuno lo trovasse prima della fine del banchetto.
Sicuramente nessuno di quei camerieri aveva visto uno degli altri prima d’ora, erano solo giovani a cui era stato dato l’”onore” di assistere al matrimonio dell’anno come servitori.
Cosa che a Yunho non importava affatto, ma che sentiva di dover fare.

Non aveva un piano, non ne preparava mai.
Si infilò velocemente i vestiti del ragazzo svenuto constatando che fortunatamente gli calzavano alla perfezione.

Sistemata la cravatta, uscì velocemente dallo sgabuzzino e raggiunse gli altri “servi” nel giardino della villa cinese dei Choi, dove tutti sembravano indaffarati a sistemare ciò che già era perfetto.
LiYin non era una perfezionista, forse nemmeno Siwon.
Ma, evidentemente, i loro genitori sì.

Yunho notò la quantità industriale di cibo presente sulle varie tavolate, e si rese conto che con “cerimonia privata” il signor Zhang doveva avere inteso un “momento per concludere gli affari della propria vita”.
Con una smorfia di disgusto si rassegnò e cominciò ad aiutare gli altri lavoratori.

Notò lo sguardo di una ragazza puntato su di lui.
Lo ricambiò senza pensarci troppo, era come se lei lo stesse silenziosamente sfidando.
Se ne stava tranquillamente seduta là, osservandolo intensamente come se volesse leggergli la mente.
Indossava un qipao nero bordato di rosso che incorniciava perfettamente la sua figura snella, mentre i capelli neri le ricadevano composti e lisci lungo la schiena.
Chiaramente non era una cameriera.

In un’altra occasione, probabilmente, Yunho non avrebbe esitato a far valere le sue doti da donnaiolo con una ragazza così affascinante, ma per qualche strana ragione si sentiva inquietato da quello sguardo penetrante e senza espressione.
- Chi sei? – chiese più a sé stesso che a lei, visto che era impossibile che lo sentisse a quella distanza.
Si avvicinò, e come per rispondere alla sua domanda una cameriera gli tagliò la strada affrettandosi verso la donna.
Si inchinò prima di dirle con respiro affannato – Signorina Liu, la aspettano in salotto. –
Lei si limitò ad annuire e seguì sorridendo la ragazza.

Non gli rivolse più nemmeno uno sguardo, e per qualche ragione Yunho si sentì turbato.
Liu… mi chiedo quale sia il nome.


Nonappena la cerimonia giunse al termine Siwon prese LiYin per mano e la condusse all’esterno, dove erano attesi da un gruppo di guardie pronte a scortarli fino alla macchina e successivamente fino al giardino della villa della sua famiglia.
LiYin si sentì eccessivamente protetta da quelle attenzioni, a suo parere esagerate e inopportune, ma sapeva che la colpa non era del suo attuale marito ma probabilmente dei genitori di entrambi.
Già, più che un matrimonio sembrava un incontro d’affari.
Questo lei l’aveva sempre sostenuto.

Il guardino della villa dei Choi era immenso, e arredato in quel modo non poteva che sembrarle estremamente elegante.
Forse troppo elegante.
Nonostante fosse cresciuta nella ricchezza, LiYin era una ragazza semplice, per rendere quel giorno perfetto le sarebbero bastati i suoi genitori e sì, Siwon.
Perché una voce, dentro di lei, sapeva che lui era il marito che aveva sempre sognato.
Eppure… non era Yunho.

Troppe persone si congratularono con lei, della maggior parte non ricordava il nome o forse, più probabilmente, semplicemente non lo conosceva.
Notò con suo grande disappunto che quasi tutti i suoi amici non erano nemmeno presenti.
Eppure lei aveva mandato l’invito…
Possibile che i suoi avessero preferito selezionare i suoi stessi invitati prima di inviarli?
Ridicolo, raccappricciante… si disse, in preda ad una rabbia che a stento poteva essere controllata.
Ridicolo… si disse ancora, ragggiungendo il tavolo dei dolci nella speranza di trovarci qualcosa che potesse aiutarla a dimenticare quanto in realtà quel giorno non fosse diverso da una conferenza o da una riunione.

Il suo sguardo ricadde automaticamente su Siwon, intento a discutere col padre e un paio di altri uomini.
Il ragazzo notò gli occhi della moglie sul suo viso, e le sorrise calorosamente.
Sorriso che lei ricambiò a stento.


- Signora, le faccio le mie più sincere congratulazioni. –
Distratta da quelle parole, LiYin abbandonò il suo dolcetto al cioccolato per concentrarsi sulla persona che le aveva pronunciate.
Di fronte a lei c’era una donna, una stupenda donna.
La squadrò per qualche istante, finchè quella, quasi offesa, non parlò di nuovo.
- Ma come, non mi riconosci? –
- Mi scusi? –
- Sono YiFei! –
- YiFei?... oddio, Liu YiFei? –
- E chi altri? –
- YiFei! – strillò allora la sposa contenta, stringendo la cugina tra le braccia come se fosse la sua unica ancora di salvezza in quel mare di sconosciuti. – YiFei, non sai quanto mi sei mancata! –
L’altra sorrise, accarezzando i capelli alla più giovane.
- Anche tu mi sei mancata molto piccola. Non ci vediamo da quanto? Due anni? –
- E otto mesi. Non riesco a credere che tu sia venuta, ti è arrivato l’invito? –
- A dire il vero no, ma non potevo perdermi il matrimonio della mia cucciola, no? –
- Non ti è arrivato?... – domandò LiYin, ferita, ignorando le parole dolci dette dall’altra per alleggerire la rispoista negativa.
- Non esattamente. –
- Non capisco, io te l’ho mandato, sono sicura… -
- Tesoro, tesoro, so che tu l’hai fatto. Ma conosco abbastanza bene lo zio per dire che a lui non sarebbe importato più di tanto. –
- E allora… come sei entrata? La sicurezza è impenetrabile… -
- Sono io la sicurezza? –
- … scusa? –
- Io e i ragazzi. – concluse lei, indicando alcuni dei camerieri e degli ospiti.

A LiYin parve persino logico.
Il signor Choi aveva messo a disposizione la propria villa, il proprio giardino, le proprie guardie del corpo…
Ma suo padre non si sarebbe mai fidato al 100% del suo nuovo socio, certo.
YiFei era entrata all’accademia di polizia subito dopo il diploma e ne era uscita come la migliore della sua annata.
- Perché ha voluto la polizia? –
- Lui… non te lo dovrei dire. –
- YiFei, sono tua cugina. E anche se non lo sembra questo è il mio matrimonio. –
- Lo so… -
- E allora dimmi la verità. –
- Pensa che Yunho possa fare qualcosa… oggi… per fermare il matrimonio. –
- Il matrimonio c’è già stato. –
- Esatto, dimmi grazie. –
- No, Yunho non è qui, tutto questo è inutile. Pensa che mi rapirebbe? Bene, devo a lui più spiegazioni di quante ne deve mio padre a me, e direi che come similitudine è piuttosto grave. –
- LiYin, non dire così. –
- Yunho mi ha dimenticata cugina… -


YiFei raggiunse la cucina senza che nessuno le prestasse troppa attenzione.
Da lì passò al salotto, dove salì le enormi scale in pietra.
Corse per il corridoio prima di chiudersi nel bagno.
Frugò nella borsetta prima di afferrare il cellulare e digitare velocemente quel numero che ormai conosceva a memoria.
- Sì pronto? –
- Changmin? –
- YiFei, sei tu? –
- Sì. Avevi ragione. –
- Ti prego, non lo arrestare. –
- Dammi solo un motivo per non farlo. –
- Lui ama ancora tua cugina, e sono certo che per lei è lo stesso. –
- Ora è sposata Changmin. –
- Lascia che le cose vadano come è giusto che sia, ok? Te ne prego. –
- … tu hai un piano vero? –
- Non sono io a doverlo avere. – anche senza vederlo, YiFei avrebbe giurato che lui le stesse sorridendo.
Come poteva, quel ragazzino, sapere già tutto quello che sarebbe successo?
Eppure, per qualche strana ragione, decise di fidarsi di lui.
- Se le fa del male, sarà anche colpa tua. –
- Non essere così pessimista. Non gliene farà mai. -


Quindi il suo nome era YiFei, e faceva parte della polizia.
Lei e LiYin erano cugine.
Incredibile quante cose si possono scoprire, fingendo di ripulire una parte del giardino.
Yunho avrebbe scommesso tutto quello che aveva “guadagnato” in quegli anni che lei l’avesse riconosciuto.
Eppure non l’aveva arrestato, ne gli aveva parlato…
Perché?

LiYin invece era lì, intenta a fissare la sua fetta di torta al cioccolato.
Lei non l’aveva notato, di questo era certo.
Forse era il momento giusto per iniziare il suo inesistente piano?


- Signora, mi perdoni. -
LiYin sentì il suo stesso cuore gelarsi nell’udire quella voce.
Non può essere…
Raccolse tutta la sua forza interiore, ma alla fine riuscì a voltarsi verso di lui.
E questa volta era certa che non fosse un’allucinazione.
Il suo sorriso… le spezzò il cuore.
Finto, stampato sul viso solo per la semplice soddisfazione di vederla lì, ora, a bocca aperta a fissarlo di nuovo, dopo tutti quegli anni.
- Yunho. – riuscì a sussurrare dopo qualche istante, come se quel nome non fosse mai esistito fino a quel momento, come se lui non fosse mai esistito.
- Congratulazioni, LiYin. -
 
Top
• m a r y `
view post Posted on 6/4/2012, 11:35




Commento appena riesco.

Dico solo: B R A V I S S I M A <3
 
Top
xiaoyue_
view post Posted on 6/4/2012, 11:50




ohhhh <3<3
grazie mille *.* <3
 
Top
• m a r y `
view post Posted on 6/4/2012, 13:05




Commento prima did andare al mio corso di cinese:
CITAZIONE
Yunho notò la quantità industriale di cibo presente sulle varie tavolate, e si rese conto che con “cerimonia privata” il signor Zhang doveva avere inteso un “momento per concludere gli affari della propria vita”.

-_________- io sarei scappata se fosse stato mio papà!

CITAZIONE
In un’altra occasione, probabilmente, Yunho non avrebbe esitato a far valere le sue doti da donnaiolo con una ragazza così affascinante, ma per qualche strana ragione si sentiva inquietato da quello sguardo penetrante e senza espressione.

you are a marpione u-u

CITAZIONE
- Ma come, non mi riconosci? –
- Mi scusi? –
- Sono YiFei! –
- YiFei?... oddio, Liu YiFei? –
- E chi altri? –
- YiFei! – strillò allora la sposa contenta, stringendo la cugina tra le braccia come se fosse la sua unica ancora di salvezza in quel mare di sconosciuti. – YiFei, non sai quanto mi sei mancata! –

che dolci che sono <3<3<3 YiFeiii <3<3<3
CITAZIONE
- Yunho mi ha dimenticata cugina… -

non è verro non dire così ç__ç


CITAZIONE
Come poteva, quel ragazzino, sapere già tutto quello che sarebbe successo?

ma come si conscono questi due? u_u

CITAZIONE
- Congratulazioni, LiYin. -

ci sono rimasta troppo male ç___ç CIOE' CON IL SORRISO IN BOCCA DICI QUESTO?!?1
 
Top
xiaoyue_
view post Posted on 30/5/2012, 20:01




omg è passato tantissimo dall'ultimo capitolo ç.ç
questo l'ho scritto da un po', ma visto che il mio computer mi aveva abbandonata non ho potuto postarlo prima ç.ç ♥
e non so quando riuscirò a terminare il prossimo, perchè purtroppo ci sono gli esami ç.ç
in ogni caso spero che questo vi piaccia anche se un po' corto e non vi faccia perdere l'interesse nella storia ♥♥
buona lettura ♥_♥

Capitolo 4.

Lei si limitò a fissarlo, senza trovare le parole per… ringraziarlo della sua visita al matrimonio.
Che avrebbe potuto dirli dopotutto?
Nulla.
Nessun falso ringraziamento, nessuna ponderata scusa avrebbe potuto cancellare quello che c’era stato tra loro e che lei aveva distrutto.
Yunho aveva tanti difetti, questo LiYin lo sapeva bene.
Ma il suo cuore…
Il suo cuore in fondo era ancora quello di un ragazzino, cresciuto troppo prematuramente, forse obbligato a farlo.
Il suo cuore era sempre appartenuto a lei, e a lei soltanto.
Lui gliel’aveva donato su un piatto d’argento, e lei…
Lei l’aveva lasciato cadere, frantumandolo in mille pezzi proprio come quel vaso di fiori che per sbaglio aveva rotto da bambina.
Si stupì di essersi trovata a ripensare a quel vaso in un momento come quello, eppure la similitudine che si era andata formulando nella sua testa le pareva perfetta per descrivere quel fatto del passato.
Chi ha detto che “il passato è passato”?
Sì, è così.
Ma il passato ti insegue, ti incatena, ti tiene ancorata alla realtà quando sei convinta di essere finalmente riuscita a vivere in un sogno.

Il passato è presente.


- Che ci fai qui? Sono convinta che tu non sia stato invitato. – riuscì a dire LiYin, dopo attimi che a Yunho sembrarono infiniti.
E la sua voce… dio, quanto aveva desiderato riascoltare quella voce.
Anche se ora non aveva il tono dolce e fiero con cui di solito gli parlava, ma al contrario era rude, quasi tagliente.
Ho risvegliato i suoi sensi di colpa, perfetto. si disse il ragazzo, senza riuscire a nascondere un sorriso vittorioso.
- Hai ragione. – le disse dopo poco. – ma non potevo mancare al matrimonio della mia ex ragazza, no? –
- Quello che hai appena detto non è logico. –
- Logico? LiYin, io non sono mai stato logico, dovresti saprelo. –
- Sei cambiato… -
- Cambiato? Cambiare è una parola grossa tesoro, non credo che tu posssa attribuirla a me ora. –
- Perché? –
- Non ho smesso di fare quello che facevo prima, quindi tutto è identico a quando ci siamo lasciti. Anzi, quando tu mi hai lasciato. –
- È proprio questo che intendevo. –
- Cosa? –
- Io ti ho cambiato. E… ti ho cambiato in peggio, credo. –

A quelle parole, Yunho sentì una forte stretta al cuore.
Sì, voleva che lei si sentisse in colpa per quello che gli aveva fatto, voleva farla soffrire.
Ma lei aveva passato tutti quegli anni a rimpiangere il suo errore…
Anche se causato da un male diverso, il dolore da lei provato era pari e forse superiore al suo.
Senza rendersene conto si ritrovò di nuovo con quel vassoio in mano, il cuore magicamente ricomposto sopra di esso, pronto a essere donato per la seconda volta a quella donna che, in abito da sposa, lo guardava come se aspettasse quel momento dal giorno stesso in cui lui se n’era andato.
E come se non bastasse, sul suo cuore si stava formando ancora quella piccola porta che solo lei era stata in grado di aprire, solo lei aveva potuto esplorare.

Ma poi, come ogni sogno, anche quello più bello deve finire.

No, non ti farò entrare.

- Carino da parte tua sentirti in colpa, dico davvero. –
- Yunho… so che avrei dovuto parlare, lo so. Ma è stato più forte di me, io… -
- Dillo. –
- No. –
- Dillo LiYin, voglio sentirlo dalla tua voce. – dalla tua spelndida voce…
- … mi vergoganvo. – concluse allora lei, le lacrime ad incorniciarle gli occhi come cristalli.

E Yunho ne ebbe la conferma.

A dettare i suoi gesti successivi fu forse la rabbia, forse più semplicemente la delusione di non aver sbagliato.
Già, quella sarebbe stata l’unica volta in cui avrebbe davvero desiderato sbagliare.
Prese LiYin per un braccio trascinandola via dal giardino, non rimase stupito dal fatto che nessuno se ne fosse reso conto visto che, anche se lei era la sposa, quel matrimonio era un incontro d’affari.
Non lo stupì nemmeno che lei non opponesse resistenza.

Poi però si fermò.
Davvero nessuno l’aveva notato?
Si voltò verso la folla, e scorse di nuovo lei.
Lei, che di nuovo lo stava fissando.
Lei, che con quei dannati occhi non smetteva di seguire i suoi movimenti, come fosse un criminale.
In effetti, non aveva torto.

Ma le bastò un cenno del capo, e lui capì.
Non l’avrebbe fermato.
Il perché non gli era del tutto chiaro, ma cosa poteva importargliene adesso?
Poteva portare via la donna che amava da quel matrimonio insulso.

Anzi, no.
Doveva portare via la donna che aveva amato da quel matrimonio probabilmente troppo perfetto, con l’uomo perfetto.
Uomo che non era lui.


YiFei non fece altro che annuire a quell’energumeno che, con sguardo di sfida, stava trascinando sua cugina via dal suo stesso matrimonio.
In un’altra occasione non avrebbe esitato a sparargli.
Ma quel giorno era diverso, lei e Changmin avevano una specie di accordo molto flebile che di certo non sarebbe stata lei a rompere.

Il cellulare le vibrò nella borsetta, YiFei lo prese sorridendo tra sé.
Rispose dopo aver fissato il nome lampeggiante per qualche istante.
- Tu hai un tempismo spaventoso, lo sai demonio? –
- Certo che lo so bambola, sono il migliore. –
- Migliore in cosa? –
- Migliore in tutto. – YiFei non riuscì a soffocare una risata di scherno.
- Changmin piantala. –
- Ok ok. Dimmi… il mio piano funziona? –
- Non so quale sia il tuo piano, ma se intendi dire che Yunho ha appena rapito mia cugina davanti a più di mille invitati senza essere notato tranne che da me, allora ha funzionato. –
- Oh, magnifico. Vedi, tu l’hai notato perché sai osservare. –
- Changmin, smetti di flirtare. –
- Non sto flirtando noona, non sei il mio tipo. –
- Giuro che quando ci rivediamo ti faccio smettere di ridere. –
- Come sai che sto sorridendo? –
- Lo so e basta. Ti tengo aggiornato, bambolo. – tagliò corto lei.


Changmin rise, nonostante il telefono gli fosse appena stato riattaccato in faccia.
- Yunho, Yunho… questa volta l’hai fatta grossa amico. -
 
Top
• m a r y `
view post Posted on 2/6/2012, 21:50




TT__TT Yun sei cattivo, LiYin te lo meriti però!! TT_TT

Non so cosa dire! Voglio il continuo >_< non sto nella pelle!
 
Top
xiaoyue_
view post Posted on 3/6/2012, 11:45




grazie mille, sono davvero contenta che ti stia piacendo ♥_♥
spero di riuscire a continuarla presto *.*
 
Top
18 replies since 1/3/2012, 19:00   171 views
  Share